Negli ultimi anni l’attenzione nei confronti degli investimenti sostenibili e responsabili, nonché la necessità di misurare, gestire e mitigare i rischi ambientali, sociali e di governance (un’area di intervento spesso individuata con l’acronimo ESG – Environmental, Social and Governance) è prepotentemente cresciuta all’interno del panorama internazionale.
Per molte aziende, le scelte ESG non rappresentano azioni separate rispetto al business, ma sono ormai fattori integranti nella gestione dei rischi e nella capacità di cogliere le opportunità di mercato e di attrazione dei talenti.
La tematica della sostenibilità, in un frangente storico straordinario come quello che stiamo attraversando, non può quindi che ricoprire sempre più un ruolo centrale nella gestione dell’impresa.
La crisi epidemiologica da Covid-19 è riuscita a mettere in discussione i modelli di governance attualmente esistenti facendone emergere criticità e limiti.
È dunque chiaro a professionisti del settore e non come sia arrivato il momento di iniziare a porsi una domanda fondamentale: come le imprese intendono sviluppare in modo significativo la sostenibilità nel proprio ambiente lavorativo?
Sul punto si è ampiamente dibattuto durante la prima delle Conversazioni Digitali organizzate da GC Governance Consulting, dal titolo “Quale Leadership per la Ricostruzione?, a cui hanno partecipato Maximo Ibarra – CEO di Sky Italia e Cino Zucchi – Architetto, Professore al Politecnico di Milano, Visiting Professor alla Harvard University.
In particolare è emersa la necessità, da parte delle imprese, di non farsi trovare impreparate e di saper cogliere l’opportunità del cambiamento al fine di adottare un modello di governance più fruibile e “snello”, tale da semplificare e accelerare i processi decisionali dell’azienda garantendone comunque l’efficacia.
Tuttavia, prima ancora di individuare una ipotetica risposta alla domanda di cui sopra, è necessario soffermarsi su una considerazione preliminare: riuscire a declinare una concreta definizione di sostenibilità aziendale, lontana dalle retoriche ed incentrata sull’operatività dell’impresa, capace dunque di individuare obiettivi raggiungibili garantendo un bilanciamento degli interessi in gioco.